Mahatma Gandhi
<< sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo >>
Dopo aver parlato di Martin Luther King nei giorni della commemorazione della sua morte avvenuta cinquanta anni fa, non si può non pensare alla figura che ispirò la sua protesta non violenta, Mahatma Gandhi, un uomo tra i tanti che un giorno divenne grande come pochi.
Gandhi nacque da una famiglia benestante, visse nell’agio e studiò legge in Inghilterra; si sposò ed ebbe dei figli, una vita normale, fino a quando, per lavoro, iniziò a vedere da vicino la condizione dei lavoratori indiani nell’allora Sudafrica britannico, qualcosa cambiò per sempre. Tornato in India prende consapevolezza del suo voler essere con gli oppressi, gli ultimi, e tra questi anche e soprattutto i khadi, la casta più umile, quella degli intoccabili.
Leader politico e figura centrale nella rivendicazione dei diritti contro la supremazia britannica la sua vita diviene singolare per aver abbracciato e fatto suo un mondo ai margini e per il coraggio di schierarsi contro i grandi con la sola forza delle proprie idee: Gandhi si spogliò dei suoi vestiti, un po' come san Francesco e, vestendo un semplice abito di stoffa filata a mano simbolo della possibile indipendenza da monopoli britannici, inaugurò una politica non violenta (satyagraha), che prevedeva il boicottaggio di un’assemblea, di una legge...fu per boicottare la tassa sul sale che, dopo una marcia di 380 chilometri arrivò con i suoi seguaci sulle coste dell’oceano Indiano e iniziò a estrarre sale in aperta violazione del monopolio reale.
La sua vita fu rivolta verso la semplicità, la povertà (aparigrhaha) e fu così che un uomo piccolo spostò le montagne e impresse il segno nella storia ispirando altri grandi e facendo del bene per l’umanità.
In ultimo mi piace dire che ascoltando il suo intimo divenne uno dei filosofi più affascinanti che la storia ci ha regalato <<Nessun uomo è inutile, se allevia il peso di qualcun altro..>>