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shakespeare: un mito lungo i secoli


Essere, o non essere, questo è il dilemma: se sia più nobile nella mente soffrire i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna o prendere le armi contro un mare di affanni e, contrastandoli, porre loro fine? Morire, dormire… nient’altro, e con un sonno dire che poniamo fine al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali di cui è erede la carne: è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire, dormire. Dormire, forse sognare...

23 aprile 1616 - 23 aprile 2016: 400 anni fa moriva il più grande poeta e drammaturgo occidentale mai esistito, William Shakespeare, emblema indiscusso del popolo inglese. Autore mirabile di tragedie e commedie i suoi drammi suonano oggi nell'uso comune come esempi massimi di composizioni originali, interessanti, veri capolavori e se l'Amleto con il celebre monologo pare saltare subito sulla mente come non pensare a Otello che bacia per l'ultima volta la sua Desdemona, uccisa per gelosia; gli intrighi comici di “sogno di una notte di mezza estate”, ma anche Romeo e Giulietta, uniti per sempre nella morte che suggellerà il loro amore contrastato.

Per celebrare la morte, ma anche i 452 anni dalla nascita del Bardo -Shakespeare nacque e morì il 23 aprile (1564-1616), Londra ha dato il via a innumerevoli manifestazioni che renderanno memoria al grande maestro con parate, proiezioni, rappresentazioni, visite alla città natale Stratford upon Avon, passeggiate, eventi per i più piccoli e molto altro ancora shakespeare400.org e shakespearelives.org.

Grandi festeggiamenti dunque per un nome capace di attraversare epoche, guerre, rivoluzioni, stravolgimenti e rimanere fedele a se stesso nei suoi mille volti perchè

"Non c'è' nulla che sia buono o cattivo in se stesso, ma e' il nostro pensiero che lo rende tale..."


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